sabato 22 gennaio 2011

"500"

Sono stati più di 500 i precari della Scuola, dell’Università, della Ricerca e dell’AFAM che si sono rivolti alla sede provinciale ed a quelle territoriali della FLC CGIL di Bari per impedire alla norma capestro contenuta nel Collegato al lavoro (Legge 183/2010) di prescrivere il loro diritto ad impugnare contratti scaduti e colpevolmente reiterati dall’amministrazione nella forma del “tempo determinato” anche per decenni.
I tempi sono ormai pressoché scaduti, poiché il termine dei 60 giorni imposto da Sacconi coincide con il 23 di gennaio, guarda caso una domenica e quindi un giorno sottratto alla possibilità di guadagnare, con una raccomandata, più tempo per i ricorsi veri e propri che partiranno a breve.
Sempre nell’ottica di impedire il più possibile l’esercizio dei propri diritti, non è un caso neppure che il Collegato al lavoro sia entrato in vigore il 24 novembre 2010 con scadenza per impugnare i contratti 23 gennaio 2011, periodo che di fatto esclude dalla possibilità di essere utilizzati almeno 15 giorni di chiusura degli uffici per festività.
Nonostante ciò, il tentativo di impedire i ricorsi è stato sventato e moltissime lavoratrici e lavoratori non hanno rinunciato, grazie alla nostra
capillare campagna di informazione ed all’assistenza offerta, a far valere i propri diritti.
Tutti coloro i quali si sono rivolti alla FLC di Bari verranno a breve ricontattati e messi in contatto con il nostro studio legale, che avvierà e seguirà l’iter dei loro ricorsi, non prima di aver valutato ogni singola situazione lavorativa esplicitando i termini, le condizioni, i pro e i contro di un’eventuale azione legale.
Mentre il Governo intende cancellare, nei settori della conoscenza, il diritto alla stabilità, conti alla mano la FLC CGIL ha dimostrato che è possibile, per lo Stato, risparmiare ben 550 milioni di euro nei prossimi tre anni coprendo con assunzioni stabili 100.000 posti nella Scuola, così come sono possibili, a costo quasi zero, stabilizzazioni nell’Università, nella Ricerca e nell’AFAM.
L’obiettivo della campagna della FLC CGIL “Operazione centomila” è appunto quello di dimostrare che si può coniugare lavoro stabile, qualità del servizio e risparmio per le casse dello Stato. È "solo" questione di volontà politica.

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